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Video su riscaldamento climatico e acidificazione degli oceani


Non capita molto spesso di assistere a delle spiegazioni così chiare semplici accessibili e rigorose come questa che vi vogliamo proporre oggi.

E’ una breve lezione (18 min) in inglese fatta da un ricercatore (Rob Dunbar) e pubblicata sul sito TED. Quando finisce hai la sensazione di aver davvero imparato qualcosa di due fenomeni (il riscaldamento climatico e la acidificazione degli oceani appunto) tra i più complessi con cui la comunità scietifica si è imbattuta negli ultimi anni. Si parla anche di ANDRILL e di alcuni dei risultati conseguiti..

Anno scolastico 2010-2011

Come da tradizione, a Settembre oltre a farvi gli auguri per un buon anno scolastico, facciamo un pò anche il punto sulle possibilità offerte alle scuole da progettosmilla.it-ANDRILL.

Come sapete la campagna di perforazione della ricerca ANDRILL è terminata nel 2008 e durante la prossima estate australe non ci sarà nessun ricercatore di ANDRILL in Antartide nemmeno per svolgere le indagini sismiche, come è invece avvenuto nel 2008-09.

Ne consegue che anche tutte le attività didattiche-educational (che son strettamente collegate con l’attività di ricerca) non si svolgeranno. Nè in Italia nemmeno in nessun’altra delle nazioni che hanno partecipato alla ricerca e cioè USA, Germania, Nuova Zelanda.

E’ anche vero però che il programma didattico di ANDRILL nei suoi due-tre anni di vita ha realizzato talmente tanti materiali, risorse, contatti, collaborazioni che è normale che il mondo della scuola ci chieda, ogni anno, assistenza e aiuto nello svolgere dei progetti con gli studenti.

E’ un fenomeno che oltre a farci molto piacere ci dimostra la qualità del lavoro svolto. Ma non possiamo non ricordarvi che ogni cosa che faremo, al di fuori di quelle elencate qui sotto, potrà contare su un budget nostro pari a ZERO.

Zero Euro!

Detto questo ecco una lista di risorse e attività su cui potete contare:

Pacchetto Flexhibit. E’ un kit di materiali (libro, video, attività di laboratorio, poster) pronto da usare in classe con gli studenti, Vi serve per aiutarli a realizzare nella vostra scuola una mostra fatta a postazioni di esperimenti (che si chiamano exhibit). E’ un metodo ultra collaudato. Funziona. Gli studenti son entusiasti e oltre ai contenuti imparano a organizzarsi e soprattutto ripetere i concetti. E senza caricarvi di una mole di lavoro extra nella organizzazione.

Risorse di progettosmilla.it. Vi ricordiamo che esistono 8 “cartelle-insegnante” ognuna su un tema specifico (chiamato smilla-tema). Contengono materiali vari (suggerimenti, consigli, attività di laboratorio, contatti ecc) fatti da un insegnante per un altro insegnante e che sono molto utili ad aiutarvi a programmare e realizzare un percorso didattico (o una sola lezione) con la vostra classe sui temi polari.

– A luglio 2011 si svolgerà la SPEs. Scuola Polare Estiva per Insegnanti organizzata dal Museo Nazionale dell’Antartide. Una settimana (a Genova) dedicata interamente a saperne un pò di più delle ricerche polari e , soprattutto, a spiegarle in classe. Si alterneranno ricercatori e insegnanti polari italiani e stranieri. Alla fine della scuola ci sarà la possibilità di fare un concorso che metterà in palio la partecipazione di un insegnante a una spedizione scientifica antartica durante l’estate australe successiva 2011-12. Per informazioni e iscrizioni scrivete a info@progettosmilla.it.

– Avete intenzione di organizzare una mostra o un evento nella vostra scuola? Siete alla ricerca di una scuola straniera con cui svolgere attività? Oppure, meglio, chiedere un piccolo finanziamento al vostro ente locale che vi sembra possa essere disponibile ad appoggiarvi? Scriveteci! Siam sicuri di potervi aiutare in qualche modo…

Brividi a Oslo

ciao a tutti!
Vi vogliamo raccontare una serata da brivido vissuta ieri.
Seguitemi.
Ci troviamo a Oslo alla conferenza internazionale di chiusura dell’anno polare internazionale (International Polar Year). Siam qui noi tre del museo: io, bruno e cristiana per partecipare a un evento dedicato agli insegnanti di scienze polari che si chiama PolarTeachers.
Ieri sera l’organizzazione ci ha caricato tutti (circa 200 persone) su una piccola nave e ci ha portato in giro per il fiordo di Oslo. Cielo sereno, sole caldo e un venticello leggero. Il ponte della nave e ras pieno di tavoli e panche, in un angolo servivano birre medie e gamberetti lessi, in un altro un paio di musicisti suonavano.

Il ponte della nave e sullo sfondo, sulla riva la casa di Amudsen
Il ponte della nave e sullo sfondo, sulla riva la casa di Amudsen

Si respirava un’aria splendida. Eravamo tutti ansiosi di conoscere altre persone e di raccontarcela fregandocene delle difficoltà linguistiche (reciproche)
Risaliamo il fiordo e subito ci troviamo fuori dalla città. Sulla riva che ci sfila accanto finiscono npresto le strutture portuali e vengon sostituite da graziose casette affacciate sul mare e immerse nel bosco.
A un certo punto la nave si ferma davanti a una di queste. nel piazzale antistante si trova un capannello di gente. dalla nostra nave si cala un gommone e un marinaio va a prendere sulla riva un signore e lo porta a bordo. Avrà circa 60 anni, capelli pochi e bianchi e uno sguardo vispo. Si mette sul palco e ci racconta che è il direttore dello consiglio delle ricerche norvegese.
Ci racconta che quella casa è la casa museo di Rohald Amudsen.
Brivido.
Nientepopodimenoche. Amudsen in persona, il celebre esploratrire norvegese che per primo raggiunse il polo sud nel 1911, durante l’epica gara con l’inglese Scott.
Brivido.
Ci racconta che esattamente un secolo fa alla stessa ora, alla sera del 6 Giugno 1910 Amudsen aveva invitato in quella stessa casa tutti i partecipanti a quella spedizione antartica con le rispettive famiglie per la Jubilee Night. Lo scopo era quello di vivere una serata in compagnia, prima della grande e tremenda avventura del viaggio polare. Da dove, onestamente, nessuno avrebbe potuto giurare che sarebbe sicuramente tornato vivo…
Al termine della cena verso mezzanotte, tutti si imbarcarono sulla nave Fram e puntarono verso Sud. Tra mille vicissitudini.
Ieri il capannello di gente davanti alla casa era formato da tutti i parenti dei membri della spedizione, che erano stati convocati per ricordare quella famosa Jubilee Night nello stesso luogo , giorno e ora a un secolo esatto di distanza..

A questo punto tutti noi che ascoltavamo in silenzio il racconto di questo signore abbiamo tutti, esattamente in quel momento, sentito un lungo brivido correrci lungo la schiena.
Con le birre in mano abbiamo guardato negli occhi il vicino e siamo ammutoliti. Letteralmente.
Siamo rimasti congelati dalla emozione di quel ricordo.
Rimaniamo in un lungo silenzio mentre la nave ci riaccompagna in porto al calare del sole.
In silenzio .

Oslo. Punto.

Dall’ 8 al 12 di questo mese si svolgerà la “Oslo IPY Science Conference”. E’ la conferenza scientifica di chiusura dell’Anno Polare Internazionale 2007-08 dove si cercherà di tirare un pò le fila di questo evento che ha coinvolto migliaia di persone in tutto il mondo grazie a una miriade di iniziative sia di ricerca scientifica vera e propria che di divulgazione.

Siccome gli eventi di divulgazione scientifica svolti nelle scuole son stati numerosissimi in tutto il mondo, gli organizzatori del convegno han pensato bene di organizzare un evento dedicato a questo mondo e che si chiama PolarTEACHERS.

Hanno selezionato 120 insegnanti che han svolto con i propri studenti un’iniziativa (un progetto, un laboratorio o qualsiasi altro tipo di lezione) di studio delle aree polari. Questi “insegnanti polari” potranno partecipare, a un prezzo molto conveniente, sia al convegno scientifico vero e proprio e sia ad una due giorni che si svolgerà appena prima, dal 6 all’8 Giugno, dedicata eslusivamente a laboratori, presentazioni e incontri con lo scopo di scambiarsi esperienze ed idee.

Gli organizzatori di PolarTEACHERS hanno selezionato progettosmilla e due suoi insegnanti, Cristiana Bianchi e Bruno Robol tra i 120 fortunati che parteciperanno a questo incontro, tra le quasi 400 domande pervenute.
Morale: siamo in partenza per la Norvegia con Cristiana e Bruno e grazie al Museo Tridentino e alla amministrazione scolastica che hanno trovato risorse e modo di concedere la partecipazione in un periodo dell’anno, tra l’altro, densissimo di impegni scolastici.
Abbiamo una missione da compiere: vogliamo tesimoniare, con i nostri due poster e la nostra presentazione tutto il lavoro fatto in questi 4 anni di progettosmilla.it dalle circa 80 scuole coinvolte. Per questo motivo abbiamo una leggera “ansia da prestazione” ma siamo certi della qualità e quantità del lavoro svolto.

Non possiamo fallire e non falliremo!

Flexhibit a Bressanone

Il 20 Maggio scorso è stata una data piuttosto importante al Liceo Classico “D.Alighieri” che ha sede presso l’IPSCT “Falcone-Borsellino” di Bressanone (BZ).

Un momento della Mostra del 20 Maggio 2010
Un momento della Mostra del 20 Maggio 2010

Era il giorno stabilito in cui gli studenti, guidati dal Prof Luca Pinter, hanno esposto il frutto del loro lavoro (enorme. vedi anche il loro blog dedicato) di quest’anno scolastico che consisteva in una decina di postazioni ognuna con un piccolo esperimento sulle scienze polari. In perfetto stile Flexhibit per intenderci…

E’ stata una vera festa. noi di progettosmilla non c’eravamo purtroppo, ma un sacco di “autorità” in materia sì, tra cui citiamo: il Dott Carlo Ossola del Museo Nazionale dell’Antartide (arrivato da Genova per l’occasione), il Dott Walter Carbone dell’Istituto Pedagogico di Bolzano e la Dottssa Francesca Taponecco dell’EURAC di Bolzano.

Tutti lì per ascoltare le presentazioni dei ragazzi e assistere alle esperienze pratiche messe a punto per l’occasione. Ma non era una Mostra come le altre. Aveva un pò di pepe più. Visto che gli studenti che hanno realizzato la postazione migliore verranno premiati con un soggiorno presso il Grand Hotel di Dobbiaco.

Bella idea. Bravi. Fateci sapere chi ha vinto che lo pubblicheremo anche su queste pagine.

E poi ci son tanti progetti per il futuro tra cui: la partecipazione alla giornata della Scienza2010 organizzata dall’EURAC e l’idea di coinvolgere altre scuole locali nelle prossime edizioni del progetto.

E allora bravi a studenti e insegnanti e benvenuti tra noi. Vi abbiamo anche messo nella pagina delle scuole partecipanti

Pesto e dati

Il gruppo di partecipanti al "ANDRILL Integration Workshop" (Erice, Aprile 2010)

La scorsa settimana si è svolto a Erice (Trapani) presso il centro Ettore Majorana l’ultimo degli incontri riservati ai partecipanti alla ricerca ANDRILL.

In questa occasione si sono confrontati dati e ipotesi acquisite grazie alle analisi condotte sulle due carote di roccia e sedimenti raccolte dal fondale marino antartico nel corso delle due spedizioni svolte nel 2006 e 2007. Con lo scopo di dare risposte a domande di questo tipo: Quali ambienti si sono susseguiti nell’area della piattaforma di Ross negli ultimi 10 milioni di anni? Come, quanto e quando l’immensa piattaforma ha reagito (avanzando o regredendo) ai cambiamenti climatici globali? Come si sono adattati, di conseguenza, i popolamenti biologici a queste evoluzioni?

Come potete immaginare, non son proprio domandine facilifacili come ci ha già spiegato (benissimo) anche Paolo Gabrielli durante la sua spiegazione del progetto Larissa, un progetto fratello di ANDRILL.

Tutti i ricercatori ANDRILL (circa 100) delle 4 nazioni (Italia, USA, Germania e Nuova Zelanda) negli ultimi 4 anni hanno lavorato attorno alle due carote di roccia (ognuna lunga oltre un chilometro) svolgendo (decine di) migliaia di analisi di ogni tipo. Da quelle chimiche, a quelle mineralogiche, perfino ad alcune analisi biologiche sui fanghi di perforazione. Insomma, per farla breve tutto quello che si poteva misurare di queste carote è stato misurato. Ma proprio tuttotuttotutto, credete!

Di conseguenza, ognuno è arrivato qui a Erice con il proprio pacco di dati e grafici e con una gran voglia di condividerli e discuterli. Dal canto nostro, noi insegnanti ed educatori che formiamo il gruppo chiamato ARISE (Andrill Research Immersion for Science Educators) abbiamo seguito i loro lavori con grande interesse cercando di ascoltare e capire l’oggetto del contendere. Spesso piuttosto complesso.

Non solo. E’ stata l’occasione perfetta per esporre (a noi e loro) le attività e i progetti didattici svolti e i relativi risultati conseguiti. Insomma è stata un’intensa e proficua esperienza di scambio di idee, dati e impressioni su questa (quasi) quadriennale esperienza di ricerca e divulgazione scientifica.

E proprio come quando eravamo presso la base antartica americana di Mc Murdo si è parlato di esperienze didattiche, clima, ghiaccio, scuola, sedimenti e cicli glaciali in ogni singolo istante della giornata. 24 ore su 24 indipendentemente dal fatto che ci si trovasse davanti a un computer o a un piatto di penne al pesto trapanese….

Aggiornamento Google Earth

Un post brevissimo per comunicarvi che abbiamo aggiornato la pagina dedicata a Google Earth.

Ci trovate tutte le informazioni (e i file) per usare Google Earth per fare un viaggio virtuale di esplorazione del progetto ANDRILL: potete ripercorrere il viaggio verso l’Antartide, leggere i blog dei partecipanti, vedere dei piccoli video, dei modellini di aereo militare che trasportano i passeggeri verso il continente antartico e molto altro…

Potete anche fare una visita virtuale al pozzo di perforazione del progetto ANDRILL ed esplorare alcuni dei punti più importanti della carota di roccia estratta. Buon viaggio!