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Documentario su ANDRILL

Negli Stati Uniti nelle settimane scorse è andato in onda un documentario-TV su ANDRILL. E’ stato trasmesso da un canale TV nazionale che si chiama PBS-NOVA, sconosciuto qui da noi ma molto seguito oltreoceano. In questi giorni sono arrivati i dati relativi agli spettatori che hanno visto il documentario e si parla di 5milioni di spettatori.

Sarebbe visibile anche ONLINE sulla rete ma solo per gli utenti che si trovano negli USA. Il DVD di  “Secrets Beneath the Ice” è comunque disponibile per l’acquisto al seguente indirizzo: http://www.shoppbs.org/product/index.jsp?productId=10973090.

Se siete alla ricerca di altri e nuovi video-clip documentari su ANDRILL, buoni anche da usare in classe, potete trovare una serie completa e nuova di zecca sul sito nella Università del Nebrsaka, che trovate qui http://www.netnebraska.org/extras/ice/.

Si parla di ANDRILL….

Eccovi due news due, dal mondo della comunicazione scientifica

1 ScienceWatch.com

ScienceWatch è un servizio realizzato da una delle age

nzia di stampa più prestigiose del mondo: la Thomson Reuters. E’ realizzato appositamente per il mondo della ricerca scientifica e consiste nel tener monitorato e controllare costantemente la produzione di articoli scientifici sulle riviste di settore. Stiamo parlando di riviste scientifiche moltomolto specializzate, roba per ricercatori, tecnici, niente che si possa comprare nell’ edicola sottocasa…

Questo flusso di pubblicazioni, è davvero enorme e viene studiato ed analizzato in vari modi e con vari strumenti da ScienceWatch.
Uno dei modi più semplici ed efficaci è (semplificando) quello di stimare il valore scientifico di un determinato articolo contando quante volte esso viene citato da tutte le pubblicazioni che vengono realizzate dopo la sua uscita.

Bene.

ScienceWatch pochi giorni fa ha comunicato che nell’ultimo biennio del 2009, uno degli articolo scientifici più citati è stato realizzato dalla ricerca ANDRILL e si intitola “Oscillazioni plioceniche della calotta glaciale dell’Antartide Occidentale”.

Olè!

2 C’è chi si laurea parlando di ANDRILL e delle sue scuole

Pochi giorni fa presso l’Università di Siena, il Dott Antonio Murano ha conseguito la laurea specialistica in Comunicazione Naturalistica ed Ambientale (Co.N.Am.). E indovinate un pò su che argomento ha discusso la propria tesi?

Sì, proprio su ANDRILL e sul suo programma di comunicazione!

In 130epassa pagine Antonio analizza passo dopo passo tutto quello fatto da andrill e da smilla in tre anni di lavoro, cercando di fare un confronto tra i risultati raggiunti con questo tipo di comunicazione e quelli che si raggiungono con una impostazione più tradizionale fatta, prevalentemente, attarverso i media tradizionali. Ne emerge un quadro molto positivo. E che, non ve lo nascondiamo, ci fa proprio felici….

Pesto e dati

Il gruppo di partecipanti al "ANDRILL Integration Workshop" (Erice, Aprile 2010)

La scorsa settimana si è svolto a Erice (Trapani) presso il centro Ettore Majorana l’ultimo degli incontri riservati ai partecipanti alla ricerca ANDRILL.

In questa occasione si sono confrontati dati e ipotesi acquisite grazie alle analisi condotte sulle due carote di roccia e sedimenti raccolte dal fondale marino antartico nel corso delle due spedizioni svolte nel 2006 e 2007. Con lo scopo di dare risposte a domande di questo tipo: Quali ambienti si sono susseguiti nell’area della piattaforma di Ross negli ultimi 10 milioni di anni? Come, quanto e quando l’immensa piattaforma ha reagito (avanzando o regredendo) ai cambiamenti climatici globali? Come si sono adattati, di conseguenza, i popolamenti biologici a queste evoluzioni?

Come potete immaginare, non son proprio domandine facilifacili come ci ha già spiegato (benissimo) anche Paolo Gabrielli durante la sua spiegazione del progetto Larissa, un progetto fratello di ANDRILL.

Tutti i ricercatori ANDRILL (circa 100) delle 4 nazioni (Italia, USA, Germania e Nuova Zelanda) negli ultimi 4 anni hanno lavorato attorno alle due carote di roccia (ognuna lunga oltre un chilometro) svolgendo (decine di) migliaia di analisi di ogni tipo. Da quelle chimiche, a quelle mineralogiche, perfino ad alcune analisi biologiche sui fanghi di perforazione. Insomma, per farla breve tutto quello che si poteva misurare di queste carote è stato misurato. Ma proprio tuttotuttotutto, credete!

Di conseguenza, ognuno è arrivato qui a Erice con il proprio pacco di dati e grafici e con una gran voglia di condividerli e discuterli. Dal canto nostro, noi insegnanti ed educatori che formiamo il gruppo chiamato ARISE (Andrill Research Immersion for Science Educators) abbiamo seguito i loro lavori con grande interesse cercando di ascoltare e capire l’oggetto del contendere. Spesso piuttosto complesso.

Non solo. E’ stata l’occasione perfetta per esporre (a noi e loro) le attività e i progetti didattici svolti e i relativi risultati conseguiti. Insomma è stata un’intensa e proficua esperienza di scambio di idee, dati e impressioni su questa (quasi) quadriennale esperienza di ricerca e divulgazione scientifica.

E proprio come quando eravamo presso la base antartica americana di Mc Murdo si è parlato di esperienze didattiche, clima, ghiaccio, scuola, sedimenti e cicli glaciali in ogni singolo istante della giornata. 24 ore su 24 indipendentemente dal fatto che ci si trovasse davanti a un computer o a un piatto di penne al pesto trapanese….