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Videoconferenza! – Martedì 14 Ottobre 2008


Ottobre. Tempo di castagne e….di videoconferenze con l’Antartide! Cos’altro??

Oggi c’è stata la prima delle 6 videoconferenze (vedi calendario) che si terranno tra le scuole e l’insegnante/ricercatori di ANDRILL in Antartide. Da Mc Murdo ci hanno parlato (vedi foto) Shakira Brown (insegnante di ANDRILL) e Steve Pekar (ricercatore)

Noi eravamo a Trento e, per dirla proprio tutta, dobbiamo ancora perfezionare un paio di cosine con la nostra webcam, ma siam sicuri di farcela, perchè, (diciamocelo) è veramente emozionantissimo. Lo è per me che ne ho fatte qualche decina, mi immagino per uno studente di scuola media. IM P E R D I B I L E !!

Le scuole collegate erano solo 3 e grazie all’ottimo lavoro dell’organizzazione e a poche, chiare diapositive, tutto è filato liscio come l’olio. L’ora di chiacchierata è letteralmente volata, tra domande degli studenti, spiegazioni dei ricercatori e anche qualche battuta..

Vi ricordiamo che le conferenze sono gratutite e che il Museo Tridentino parteciperà a tutte quelle in programma.

Non aspettate oltre: scriveteci e prenotatetevi!!!

POCHE STORIE – 21 Gennaio 2008


Un paio di giorni fa si è svolta una videoconferenza tra una scuola iscritta al progetto, la classe 3°D dell’I.C “Cesare” di Osimo (AN) e Matteo che era a Trento.

Ok è vero, non sarà stata emozionante come quelle fatte tra l’Italia e l’Antartide però è stato bello e utile. Grazie alle domande preparate dai gruppi di lavoro, abbiam parlato un’ora fitta fitta di Antartide e ANDRILL e siam pure riusciti a conoscerci un pò meglio….

Poche storie: la videoconferenza, se è organizzata bene funziona a meraviglia.

Richiedetela, c’è ancora posto!

SANTI E SSIS – 21 Gennaio 2008

Continuiamo la rassegna delle scuole impegnate nel progetto con la Cooperativa Andromeda di Rossano Calabro (CS) che partecipa al progetto per il secondo anno. Questo incontro, come molti altri, è avvenuto grazie a internet. Anzi ‘santo Internet’ direi, perchè anche questo è uno di quelli che lascia il segno…seguitemi e capirete.

Come si intuisce dal nome, Andromeda non è una scuola nel senso tradizionale del termine ma una cooperativa sociale frequentata, prevalentemente, nel doposcuola da studenti di varia età e provenienza con lo scopo di aiutarli a superare il vero scoglio di qualsiasi studente di qualsiasi latitudine: lo studio domestico. Io son stato là da loro e ho visto. Vi assicuro che Patrizia, Adriana, Elvira, Maddalena e Carmen di Andromeda hanno una di quelle passioni per l’insegnamento che se appena appena hai la fortuna di vederla un pò da vicino, ti valgono come come un anno intero alla SSIS.

Metti ad esempio la loro partecipazione al progetto. Nasce tutto da Carmen, una vera appassionata di Antartide che aveva già fatto un progetto didattico a distanza con una scuola che si trova all’interno della base argentina di Marambio, nella penisola antartica. Carmen l’anno scorso cercava in rete un altro progetto didattico e finisce proprio su progettosmilla.it. Risultato: lavorano un sacco ed invitano pure dei rappresentanti di altre scuole a partecipare all’indimenticabile incontro del 16 Gennaio 2007 presso la loro scuola.

Quest’anno ci credono ancora di più e riescono a coinvolgere ativamente altre scuole (l’ITIS di Rossano e l’Istituto Comprensivo Mirto), la scuola argentina di cui sopra e pure un assessore.

Sti calabresi so proprio tosti.

15 Novembre 2007 – In diretta dall’Antartide

Ieri si è svolta la prima videoconferenza del 2007, tra l’ITIS Buonaroti di Trento e gli italiani del progetto ANDRILL che si trovano alla base antartica americana di Mc Murdo. Sono state 2 ore di lavoro fitto fitto in cui Davide Persico, il ricercatore della Università di Parma ci ha fatto il punto delle attività di ricerca e di perforazione.

E’ stato un pò un tiro incrociato di domande da parte sia degli studenti della classe di progettosmilla che delle altre due classi. Si è parlato di datazione, fossili, ghiaccio marino, delle operazioni di taglio e analisi delle carote (ce ne ha fatta vedere una in diretta), dei problemi causati dalle cattive condizioni meteo, ma anche della vita quotidiana alla base. Insomma due ore intensissime di lavoro per noi e per lui.

Su la mano chi sostiene che le videoconferenze sono solo una inutile esibizione di tecnologia senza alcun valore….