Alla fine ce l’hanno fatta, i nostri dopo più di 40 giorni passati su un ghiacciaio remoto della Penisola Antartica, hanno finalmente estratto l’ultima carota di ghiaccio e raggiunto la base rocciosa. Dalle parole di Roberto si sente tutta la soddisfazione per l’obiettivo raggiunto ma anche la fatica accumulata, probabilmente non solo fisica ma anche mentale. Molte volte in spedizioni alpinistiche o avventurose in luoghi remoti come questo, il gruppo é formato da buoni amici o addirittura parenti. Questo é invece un gruppo innanzitutto di colleghi, affiancati l’uno all’altro dalle proprie competenze professionali. Per quanto vi stiano simpatici i vostri colleghi, ci passereste 40 giorni insieme in uno spazio piccolo come la cabina di un’astronave? É quello che Roberto, Ellen, Victor, Thai, Felix e Vladimir hanno fatto. Complimenti a tutti per tutto dunque! Ecco l’ultimo racconto di Roberto dal campo beta, nella Penisola Antartica:
Vi annuncio che abbiamo terminato la perforazione a circa 445 m di profondità, dunque circa 20 m più in basso di quanto ci aspettavamo dalle stime fatte con il radar. Anche il primo carotiere che era rimasto intrappolato é stato recuperato con un ingegnoso sistema di Victor! Ora abbiamo terminato praticamente tutti i lavori che ci eravamo prefissati e pensiamo solo a partire alla volta della base inglese di Rohtera. Potete immaginarvi la voglia di dormire in un letto vero e mangiare al calduccio…dopo circa 40 giorni di permanenza sul ghiaccio.