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Ci siamo persi il carotiere….

Pronti via! Arrivati sul sito di perforazione i nostri hanno assemblato il carotiere per cominciare la perforazione nel ghiaccio. Ma cos’è un carotiere? Beh, non è altro che una specie di tubo rotante di circa 3 m con alla base dei coltelli ed in cima un motore che lo fa girare. È una macchina in realtà molto più complessa di quanto detto… ma giusto per dare un’idea, ok?

Questo “tubo rotante” viene calato ogni volta nel foro tramite un cavo che fa da sostegno meccanico ma fornisce anche l’energia elettrica necessaria per far girare il motore. Ogni volta che il carotiere va giù, perfora circa 1 metro di ghiaccio e poi, riempito il tubo con la carota ghiaccio, lo si tira su in superficie e si recupera la carota. Ma sentiamo cosa ci racconta Roberto dall’Antartide:

L’interno del duomo dove avviene la perforazione con la torre che sostiene il carotiere.
L’interno del duomo dove avviene la perforazione con la torre che sostiene il carotiere.

“L’operazione di carotaggio era iniziata nel migliore dei modi ed in 3 giorni eravamo infatti riusciti a raggiungere 140 metri di profondità, ottenendo carote di ghiaccio di ottima qualità…..

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Ma che bello !

Ma che bello!
Improvvisamente è tutto risolto.

Basta con sta lagna del cambiamento climatico globale. Guarda il laghetto sottocasa come si è congelato. Dov’è questo riscaldamento globale? lo vedi che era tutta una invenzione di quattro scienziati che erano alla ricerca di un pò di notorietà e di risorse per finanziare le loro ricerche?

Questo è esattamente quello che molti media a diffusione nazionale (TG1, Il Giornale, il Foglio solo per citarne alcuni) ci stanno dicendo.
Noi non siamo ricercatori ma insegnanti, sappiamo che per sostenere o controbattere in maniera valida a queste tesi si dovrebbe essere dei ricercatori e portare come prove i numeri.

Constatiamo che molti dei giornalisti che in questi giorni parlano di clima non portano numeri o (peggio) citano enti, ricercatori o istituzioni che non hanno alcuna autorevolezza scientifica. E per rendertene conto ti basta fare un giro su Google digitando i loro nomi…

Vogliamo quindi dare voce ad un paleoclimatologo (autorevole) che lavora negli Usa e che collabora con progettosmilla.it. Si chiama Paolo Gabrielli. Continua la lettura di Ma che bello !

22 novembre 2007 – MILLE e ancora mille

La testa di perforazione del sistema di trivellazione ANDRILL poche ora fa ha superato il traguardo dei 1000 metri di profondità misurati a partire dal fondale marino.

Mille metri di perforazione ma non per fare un buco qualsiasi.

Mille metri di trivellazione con lo scopo banale di ottenere una semplice carota. Scavare piano piano metro dopo metro, riportando in superficie il risultato di questo lavoro certosino solo tre metri per volta. E poi il taglio della carota, il trasporto, lo studio (vedi le fasi). Come un piccolo rito pagano di straordinario valore.

Sì perchè quella che si trova ora nei laboratori della base americana di Mc Murdo è una delle piu lunghe carote di roccia mai ottenute dal fondale marino antartico. Insieme a quella di 1287 m di lunghezza estratta sempre da ANDRILL e sempre in Antartide nel corso della campagna di ricerca 2006.

Le informazioni che racchiudono verranno svelate, grazie al paziente lavoro di decine di ricercatori di mezzo mondo e che li impegnerà per (almeno) i prossimi 5 anni.

Con che scopo? Semplicemente conoscere meglio la storia remota della calotta glaciale antartica e le sue influenze sul clima del nostro pianeta.

Fatti non foste per viver come bruti….