1.9 ANDRILL – Archiviazione e trasporto

Le due metà della carota, quindi si chiamano “Archivio” e “Lavoro”. La prima praticamente non subisce analisi, solo quelle del gruppo di geochimica (che non la danneggiano), la metà di Lavoro, invece, dopo la fase di campionamento è abbastanza rovinata, presenta buchi e tagli, conseguenza dei campionamenti fatti dai vari gruppi di ricerca (vedi galleria fotografica n°24 )


Entrambe vengono avvolte nella pellicola, riposte dentro alle apposite scatole e portate in una cella-archivio situata all’esterno del laboratorio e che le mantiene a temperatura (3°C) e umidità (sempre maggiore del 70%) controllata. Queste condizioni sono necessarie per evitare che le carote si secchino. La disidratazione è molto temuta perchè determina un restringimento della carota, con fratture, crepe e soprattutto alterazione dei minerali presenti. Tutti questi eventi modificano le informazioni contenute originariamente nella carota che possono anche renderla completamente inutilizzabile per osservazioni future.

Le scatole che contengono le carote restano nella cella-archivio fino all’arrivo della nave rompighiaccio previsto per metà Gennaio, quella che porterà i rifornimenti annuali alimentari alla base Mc Murdo. A quel punto vengono collocate in casse di legno apposite, messe dentro ad un container refrigerato quindi caricate a bordo della nave.

La nave farà scalo a Chirstchurch (Nuova Zelanda), da lì il container con le nostre carote verrà caricata su un’altra nave che le porterà attraverso tutto l’Oceano Pacifico (3 settimane di viaggio) fino al porto di Hueneme in California. Da qui, proseguiranno poi su camion fino alla cittadina di Tallahssee in Flordia dove si trova la Florida State University e, in particolare l’Antarctic Marine Geology Research Facility at Flordia State University dove le carote arriveranno verso metà Marzo. In questo centro le carote verranno conservate indefinitamente (pensa che ne conservano alcune che risalgono addirittura a campagne svolte negli anni 60). A quel punto le nostre due metà sono al sicuro. La metà di Archivio non verrà MAI TOCCATA DA NESSUNO E PER SEMPRE (tranne rarissime situazioni di emergenza). La metà di Lavoro invece rimane a disposizione solo dei ricercatori dei centri di ricerca che prendono parte ad ANDRILL per i due anni successivi. Dopo questo periodo potranno essere osservate, studiate e campionate da qualsiasi ricercatore del mondo, previa domanda e successiva autorizzazione.

L’ Antarctic Marine Geology Research Facility è stato aperto nei primi anni 60 e oltre a conservare migliaia di carote fatte in 40 anni di ricerche in Antartide si occupa di tutte le procedure necessarie per l’accreditamento dei ricercatori e l’autorizzazione ad accedere all’archivio. Sul sito web del centro è possibile farsi una idea del lavoro complesso che deve svolgere che deve conciliare sia disponibilità e diffusione del prezioso archivio ma anche la massima sicurezza e tutela. Sul sito del centro c’è una pagina web di consultazione dell’archivio da cui si può intuire le dimensioni dell’archivio dell Antarctic Marine Geology Research Facility.

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