1.4 ANDRILL – Team Sedimentologia

E’ uno dei gruppi più numeroso di ricercatori insieme a quello dei micropaleontologi ed è anche una delle discipline più coinvolte dell’intero progetto.

Cosa viene analizzato

Viene analizzato il deposito, l’insieme dei materiali deposti, e ogni singolo strato (unità di deposizione).

Quali analisi si fanno

Interessano sia le caratteristiche macroscopiche di ogni strato come: il colore, la tessitura (la composizione % delle varie categorie dimensionali di clasti) ma anche la sua sequenza, la successione dei depositi e le eventuali relazioni tra le varie unità di deposizione.

Sui clasti più grandi (quelli dai 2 mm in su) si determina: il numero complessivo per un determinato intervallo di profondità (ogni 10 cm), dimensioni (pebbles da 2mm fino a 64mm, cobbles da 64 a 256mm, boulders da 256 a 4096mm), origine prevalente (terrigena, vulcanica, biogenica), la forma (arrotondata, subarrotondata, appuntita). Inoltre vengono catalogati e fotografati tutti e uno per uno (vedi qui a fianco); è previsto che la carota di 1200 m che si dovrebbe estarre nel progetto ANDRILL ne conterrà circa 35mila.

Il lavoro dei sedimentologi, poi, ovviamente è svolto in stretta collaborazione con gli altri team di ricerca da cui possono arrivare importanti informazioni come ad esempio la composizione mineralogica dei clasti che è di competenza dei petrografi.

Come vengono fatte le analisi (vedi fotogallery 7)

I sedimentologi sono tra i primissimi, insieme ai micropaleontologi a osservare le carote dopo la loro estrazione e l’arrivo al laboratorio. La loro analisi iniziale è di tipo macroscopico, si trovano davanti alla carota e descrivono minuziosamente ogni singolo strato annotandone tutte le caratteristiche che vengono registrate su un apposito registro ed, eventualmente digitalizzate (come per ANDRILL). Il lavoro viene svolto in gruppo e la formulazione corretta della descrizione di un singolo strato di pochi cm può richiedere anche diverse ore.

Talvolta si ricorre al microscopio per la ricerca di elementi utili per una prima, veloce e più precisa caratterizzazione.

Per sapere cosa

I dati delle analisi sedimentologiche riescono a fornire informazioni non solo sulla origine dei clasti, ma anche sui i tipi, modi e tempi delle forze che hanno agito su di essi.

Si riesce anche a ricostruire la direzione dei flussi delle forze che li hanno trasportati che nel caso di ANDRILL sono ghiacciai. Facciamo un ESEMPIO REALE riferito a una questione che si dovrebbe chiarire durante la ricerca

Attualmente due ghiacciai (lo Skeleton e il Mulock) convogliano il ghiaccio in direzione del sito della perforazione. Nelle valli che essi attraversano si trovano deglle rocce particolari ed esclusive della zona: degli scisti (rocce molto deformate) particolari. Anche sulla base della presenza o assenza di questo tipo di rocce tra i ciotoli rinvenuti nelle carote si potranno ricostruire le linee di flusso glaciali passate. Ricostruire tali percorsi è fondamentale perchè significa comprendere maggiormente la dinamica dei ghiacci della zona.

Ecco alcuni centri di ricerca coinvolti in questo gruppo di lavoro di ANDRILL

Ohio State University – Ohio – USA

Università degli Studi di Siena – ITA

Victoria University of Wellington – Nuova Zelanda

Appalachian State University – Boone – N.Carolina – USA

Albion College – Albion – Minnesota – USA

Stanare idee per le scienze a scuola. Fino ai poli