5 Dicembre 2007 – spegni e immagina . . . .

Con pochi giorni di ritardo è arrivata al termine anche la seconda campagna di perforazione del progetto ANDRILL. Dopo il successo dell’anno scorso durante il quale era stata ottenuta la più lunga carota di roccia mai estratta dall’uomo in Antartide, pari a oltre 1200 metri, anche quest’anno il progetto si conclude con numeri da record.

Millecentotrentotto metri di carota. E’ già difficile scriverlo….

Immaginate cosa ha voluto dire estrarre tutti quei metri di rocce e sedimenti da un fondale marino antartico avendo cura di mantenere ogni singola roccia, clasto o strato nella sua posizione originaria. Riportando tutto in superficie, a un chilometro e mezzo di distanza più in su….attraverso qualche centinaio di metri di oceano…mentre ti trovi su uno strato di ghiaccio e a temperature polari….

NO, dico, fermati un secondo, spegni sto maledetto computer e immagina. Perchè è proprio quello che ci manca per capire meglio le cose: l’immaginazione.

Sù dài fallo: spegni, chiudi gli occhi e immagina..

il buio pesto, il freddo, il silenzio assoluto e pochi metri di roccia dentro a un piccolo cilindro di acciaio agganciato a un cavo, che continua a far la spola avanti-indietro tra il mondo delle rocce e quello degli uomini.

Ma non è finita qui. Perchè il grosso del lavoro è quello che deve ancora esser fatto.

Infatti tutti quei metri di carote saranno trasportati a migliaia di chilometri di distanza (vedi sezione Archiviazione e Trasporto). Poi verranno analizzate, studiate, osservate millimetro per millimetro, strato per strato, microfossile dopo microfossile da circa duecento ricercatori di mezzo mondo.

Un lavoro titanico, sovrumano, che durerà, perlomeno, 4 anni di lavoro. Ne dovrà valer la pena dirai tu…pensi che la conoscenza della storia geologica della immensa calotta glaciale antartica possa essere un motivo sufficiente per giustificare tutta questa fatica? Io dico di sì e tu?

NO? Ma come NO!!!

Allora è da troppo tempo che sei al computer…spegnilo, chiudi gli occhi e riprendi a immaginare…