Sempre più in basso!

In Antartide funziona tutto al contrario: più vai giù (nel ghiaccio) e più ti tiri su (di morale). Ma ora il carotiere è rimasto bloccato a 150 m di profondità. Roberto, Ellen, Felix, Victor, Vladimir e Thai non si danno per vinti: il momento è topico.

Ellen, il capospedizione ci scrive: “Siamo molto ottimisti: sono convinta che recupereremo il carotiere a 150 m di profondità. In ogni caso non tenteremo di estrarlo fino a quando non avremo completato il secondo foro con il carotiere di riserva con cui ora stiamo lavorando”.

Nonostante le difficoltà tecniche col carotaggio Roberto, Felix e Vladimir (da sinistra a destra) rimangono di buon umore: eccoli in un momento di pausa nella tenda cucina.

Ed ecco l’aggiornamento di Roberto. “Dopo una settimana di brutto tempo costante, con vento e neve (ma per fortuna con temperature mai al di sotto di -15 C) finalmente sono tre giorni che riusciamo a guardarci intorno. La penisola in questo punto è molto sottile ed è possibile intravedere ad est, in lontananza, la piattaforma Larsen C, mentre ad ovest si vedono le montagne e i ghiacciai che scendono fino all’oceano. Sono panorami di una bellezza incredibile ed uno non smetterebbe mai di guardarsi attorno.

Roberto tra una perforazione e l’altra: alla caccia di vento con un aquilone.
Roberto tra una perforazione e l’altra: alla caccia di vento con un aquilone.

Dopo aver perforato circa 215 metri col carotiere di riserva, abbiamo avuto alcuni problemi nel perforare il ghiaccio che sembrava estremamente fragile. Così abbiamo usato il nostro terzo (e ultimo carotiere), quello termico. Si tratta di uno speciale carotiere che invece di tagliare il ghiaccio lo fonde grazie ad una testa rotante riscaldata. Lo svantaggio è che consuma moltissima energia elettrica ed inoltre l’acqua di fusione rischia sempre di congelare e bloccarlo in profondità. Abbiamo avuto anche dei problemi con un motore, e stiamo chiedendo supporto alla nave Palmer che sta navigando nei pressi della penisola Antartica per fare altre indagini scientifiche nell’ambito del progetto Larissa. Ora inizia la “zona critica”, e Victor e Vladimir stanno imparando a conoscere questo ghiaccio, una carota dopo l’altra. Ad ogni modo con l’aumentare della profondità e verosimilmente della temperatura del ghiaccio (oggi faremo dei test), la qualità delle carote sta migliorando visibilmente.

Sole di mezzanotte al campo remoto Beta, nella Penisola Antartica.
Sole di mezzanotte al campo remoto Beta, nella Penisola Antartica.

In questo momento vi scrivo dalla tenda cucina, ed ora c’è un gran vento. Questa è la nostra prima giornata di non-pausa (nel senso che comunque si farà qualche lavoretto) dopo ben venti giorni di lavoro continuo. Come vi dicevo il tempo atmosferico è quello che è…il tempo della Penisola Antartica! Abbiamo avuto un paio di giorni con venti intorno ai 50 km/h, ma non penso siano sufficienti per chiamarla tempesta….temo che se dovesse venirne una vera, potrebbe essere molto peggio.

La tenda di Roberto dopo una bufera di vento e neve: la Penisola Antartica si conferma uno dei luoghi col tempo meteorologico più inclemente.
La tenda di Roberto dopo una bufera di vento e neve: la Penisola Antartica si conferma uno dei luoghi col tempo meteorologico più inclemente.

Tenda e sacco a pelo qui fanno la differenza. Il cibo è ottimo, e in giusta quantità. Dunque, nonostante le esclamazioni di alcuni di noi alla vista di queste cibarie (del tipo: è troppo! che inutile varietà! a noi basta molto meno ecc.), ora tutti, nessuno escluso, ne stanno usufruendo alla grande, ricercando le sfiziosità più impensabili a circa 70 gradi di latitudine sud…ma va bene così, cibo e umore vanno di pari passo. Sembra invece che per due settimane non avremmo più rifornimenti dal nostro aereo, il Twin Otter che è impegnato in altre operazioni in Antartide….

2 pensieri su “Sempre più in basso!”

  1. Uao che immagini! Spettacolo! Oggi è uscito un articolo sull’Adige in cui si parla del vostro Progetto: quando pensate di arrivare alla roccia? E quanto tempo avete ancora a vostra disposizione per terminare il lavoro? E’ una sorta di lotta contro il tempo o siete tranquilli?

    Avanti tuttaaaaaaa!
    Sempre più in altooooooooooo…. ops bassooo!!!! 😉

  2. Risponde Roberto dall’Antartide

    “Ciao Lorenzo,
    Grazie all’ingegno di Victor e Vladimir, abbiamo ripreso in mano le redini del gioco (in effetti iniziavamo ad essere preoccupati, in quanto il tempo a nostra disposizione non e’ illimitato). Abbiamo solo una settimana di temnpo per terminare…..

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